Sassuolo Femminile

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Le origini

La storia dell’area femminile del Sassuolo affonda le sue radici in una delle realtà più vincenti del calcio italiano, la Reggiana Calcio Femminile. Fondata nel 1976, la squadra emiliana ha vissuto il suo apice tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 con tre Scudetti (1989/90, 1990/91, 1992/93) e tre Coppe Italia (1992, 1993, 2010).

A guidarla fu anche una delle figure più iconiche del calcio azzurro, Elisabetta Vignotto, che concluse lì la sua carriera da calciatrice e ne divenne Presidente nel 1995. Inserita nel 2018 nella Hall of Fame del calcio italiano, oggi Elisabetta “Betty” è Presidente onoraria e Brand Ambassador del Sassuolo Femminile.

Il progetto neroverde

Nel 2015, l’U.S. Sassuolo Calcio risponde concretamente all’invito della FIGC a investire nel settore femminile, fondando la prima formazione Under 12 e avviando un percorso progettuale destinato a crescere nel tempo. È una scelta lungimirante e pionieristica, compiuta in un momento in cui il movimento era ancora in cerca di riconoscimento e struttura. Questo impegno trova conferma nella stagione 2016/17, quando la Reggiana Calcio Femminile cambia la propria denominazione sociale in Sassuolo Calcio Femminile, entrando di fatto nella famiglia neroverde. Proprio in quella stagione, la nuova Prima Squadra neroverde conquista la promozione in Serie A. Dopo il primo campionato nella massima serie, chiuso con la salvezza ai play-out, la squadra comincia a consolidarsi nel panorama nazionale raggiungendo un quinto posto nel 2018/19.

Nel 2019, al termine di un processo graduale ma deciso, l’U.S. Sassuolo Calcio acquisisce ufficialmente il titolo sportivo di Serie A femminile, integrando il settore femminile all’interno della struttura tecnica e gestionale del club. È l’inizio di una nuova fase, fondata su identità, professionalità e progettualità a lungo termine.

I risultati confermano la solidità del percorso: terzo posto in Serie A nel 2020/21, quarto nel 2023/24, una semifinale di Supercoppa Italiana (2021/22) e una semifinale di Coppa Italia (2025). Il Sassuolo è oggi una realtà di riferimento nel panorama nazionale, capace di formare giovani talenti e rappresentare con orgoglio i valori del Club.

Il vivaio femminile

Con oltre 280 tesserate e una filiera tecnica strutturata, l’academy neroverde è un pilastro del progetto. L’attività si svolge tra Sassuolo e Reggio Emilia, consolidando la presenza sul territorio e il legame con la comunità locale.Secondo dati ufficiali, nella stagione 2024/25 il Sassuolo ha registrato a livello di settore giovanile il maggior numero di tesserate tra le squadre di Serie A, confermandosi un punto di riferimento nel panorama del calcio giovanile femminile italiano.

Negli ultimi anni, la formazione Under 19 ha raggiunto due volte le Final Four Scudetto del campionato Primavera 1 (vice campionesse d’Italia nel 2023/24 e semifinaliste nella stagione successiva), disputando anche una semifinale di Coppa Italia Primavera nel 2024/25.

Molte ragazze del vivaio neroverde sono anche punto di riferimento per le selezioni Under delle Nazionali, a ulteriore conferma della qualità del percorso di crescita offerto. Diverse giovani cresciute nel vivaio hanno già esordito in Prima Squadra, testimoniando il ruolo centrale della cantera neroverde nel futuro del Club.

Cento volte neroverdi (e più)

Benedetta Orsi
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Davina Philtjens
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Maria Luisa Filangeri
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Valeria Monterubbiano
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Giada Pondini
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